Soli nella tempesta. Alla ricerca di una vita significativa

Incontro con Manuel Bortuzzo. Presso l’Aula magna dell’Istituto Tecnico “Arturo Bianchini”, domenica 29 settembre ore 18.00.

Conduce Francesca Rasi. Accompagnamento musicale dei “Quizas duo” di Sandro Sposito e Antonietta Caporiccio.

di Giuseppe Musilli

Manuel Bortuzzo è un nuotatore italiano che nelle ultime i paraolimpiadi di Parigi 2024 ha vinto il mese scorso una medaglia del bronzo nei cento metri rana.

Il nuoto è la sua passione. Nel 2021 doveva partecipare alle Olimpiadi di Tokyo, ma una terribile disgrazia gli ha impedito di vincere anche lì. In una sparatoria in cui non era implicato una pallottola lo ha reso paralizzato dalle gambe in giù.

Ma lui ha saputo trasformare questa grave tragedia in una grande occasione per nascere di nuovo e per affermarsi nello sport.

Dopo la tragedia ha ripreso a nuotare. Ha partecipato a varie gare paraolimpiche negli ultimi due anni. Inoltre ha intrapreso anche una carriera televisiva collaborando con “La vita in diretta” e con altre trasmissioni. È stato anche concorrente del Grande Fratello vip del 2021.

Ama la musica, i motori e la moda. E ha scritto due libri: “Rinascere” e “Soli nella tempesta”.

Il Festival delle emozioni è orgoglioso di ospitare un ragazzo così forte e così impegnato.

Noi siamo convinti che per vivere una vita che non risulti negativa, dolorosa, piena di tristezza, di rabbia e di vergogna sia necessaria una buona educazione emotiva. Cioè un’educazione che tenti di frenare tutte le emozioni negative e cioè la tristezza, la rabbia e la vergogna e cerchi di implementare le emozioni positive come la gioia, la speranza e la fiducia. Oltre a ciò è necessario che noi viviamo in un rapporto con gli altri che sia soddisfacente. Noi non siamo mai soli. Se abbiamo una famiglia stiamo la maggior parte del tempo con loro, se non abbiamo una famiglia abbiamo partner e amici. In tutti i casi nel nostro dialogo interiore noi ci rapportiamo con le persone che ci circondano, ci immaginiamo importanti per loro o esclusi e criticati da loro. Questo ci può provocare sofferenza o soddisfazione e appagamento.

Ecco il motivo per affrontare e risolvere le esigenze della nostra vita in maniera soddisfacente e significativa. Se noi facciamo un lavoro o un’attività che ci piace, la facciamo con passione e trasporto e i risultati saranno validi e positivi. Ciò ci procurerà la stima di quelli che abbiamo intorno, ma anche la stima di noi stessi. Questo è il modo di crescere nella soddisfazione e nell’appagamento. E questo ha fatto Manuel Bortuzzo. Dalla disgrazia alla vittoria. Dalla vicenda più brutta che uno possa immaginare fino alla rinascita.

Non è da tutti fare questo percorso e noi vogliamo complimentarci con lui, sentire il suo racconto, stimolare le sue riflessioni.

Queste sono le dichiarazioni di Manuel dopo la vittoria: “Sono orgoglioso di aver realizzato questo sogno. Credo sia un grandissimo insegnamento a livello umano per tutti quelli che ci hanno seguito “.

Manuel sa cos’è l’orgoglio e l’insegnamento. Ascoltiamolo.

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